MLF | Marie-Laure Fleisch - Uno spazio d'arte contemporanea a Roma e Bruxelles

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Jorinde Voigt

Views on Views on Decameron

26 maggio - 14 settembre 2012

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Opere

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    Jorinde Voigt
    Views on Views on Decameron, 32 punti di vista (I,II)

    2012
    Inchiostro, matita su carta e carta colorata
    101,6 x 66 cm cadauno

Comunicato Stampa

La galleria Marie-Laure Fleisch è lieta di presentare, venerdì 25 maggio, la seconda personale dell’artista tedesca Jorinde Voigt dal titolo Views on Views on Decameron. In questa occasione verrà esposta  una serie inedita di disegni e collage su carta realizzata appositamente per gli spazi della galleria.

In questa sua nuova ricerca, l’artista ha voluto esplorare il rapporto che esiste tra testo e immagine, ponendosi in relazione con la cultura letteraria e visiva dell’Italia. Motivo d’ispirazione è stato il Decamerone di Boccaccio e in particolare la sua fortuna visiva goduta nell’arte europea fra XV e XIX secolo, attraverso le tematiche e le storie sviluppate nelle singole novelle della raccolta.

Il linguaggio visivo di Jorinde Voigt è il risultato di una formazione colta e multidisciplinare, iniziata con uno studio applicato in musica al violoncello, proseguita con un’incursione nelle scienze umane attraverso la filosofia e la sociologia e completata dagli studi in arti visive. La ricerca espressiva è iniziata attraverso la fotografia, tecnica abbandonata quando l’artista ha sentito la macchina non in grado di cogliere tutta la realtà, ma solo un aspetto della stessa. Le parole dell’artista sottolineano le ragioni che l’hanno indotta a superare l’inquadratura univoca del campo fotografico:“Io provo ad osservare la struttura delle cose e non la loro impressione visiva”.

La misura, il calcolo, l’algoritmo sono gli strumenti che l’artista utilizza per catturare i fenomeni percepiti attraverso lo sguardo per poi ordinarli nei suoi disegni, i quali si configurano come mappe mentali derivate dai fenomeni stessi. L’artista imprime una visione dinamica attraverso l’uso di linee, curve, frecce e annotazioni che le permettono di rendere visibile ciò che è immateriale e invisibile.

Le trascrizioni di Jorinde Voigt sono il risultato di una complessa scomposizione di ciò che osserva, elaborata attraverso differenti punti di vista, il cui effetto è determinato da una serie di fattori che agiscono in maniera simultanea, come il tempo, l’angolazione o la rotazione dei particolari osservati.

I lavori entrano in relazione con il fruitore consentendogli di percepire gli aspetti meno evidenti della realtà e offrendogli la possibilità di sperimentare una nuova chiave di lettura.

Jorinde Voigt ha proseguito la sua ricerca volgendo la sua indagine ai testi visivi e a quelli letterari adoperando il collage che viene ad interagire con il disegno. L’uso di sagome colorate, ritagliate e montate su carta, in cui forma e colore sono in rapporto sincronico, viene a configurarsi come un ulteriore strumento espressivo del lavoro di Jorinde Voigt. L’insieme degli elementi si comportano come un insieme di notazioni musicali che definiscono una partitura, dove ogni elemento è indissolubilmente legato all’altro.

In questo percorso s’inserisce appunto Views on Views on Decameron, serie nella quale Jorinde Voigt elabora un procedimento di doppia visione, risultato di un processo di percezione di alcuni  documenti visivi (dipinti o miniature) ispirati alle novelle di Boccaccio. La doppia visione è il risultato di un procedimento che parte dallo scrittore italiano e, passando attraverso lo sguardo di celebri artisti della storia dell’arte (da Botticelli, Rubens a E. B. Leighton), giunge fino a Jorinde Voigt che nella lettura di queste immagini si domanda: “Com’è in realtà il quadro attraverso la mia percezione, durante il periodo nel quale l’ho osservato? Com’è stato percepito dal pittore la tematica (della novella) nel periodo storico nel quale ha vissuto?”.

In occasione della mostra verrà pubblicato il libro d’artista edito da cura.books. 

Scarica comunicato stampa
(bilingue Italiano/Inglese)


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